Secondo le Constituciones del 1626 il Rettore, scelto ogni tre anni di consiglieri della città di Cagliari, aveva il compito di presenziare al conferimento dei gradi accademici (baccellierato, licenza e laurea), pubblicare i bandi per l’assegnazione delle cattedre, ricevere il giuramento e la professione di fede dei docenti, disciplinare il buon andamento degli studi.
Con la rifondazione sabauda e l’emanazione di nuove Costituzioni (1764) il Rettore non era presente, al suo posto esisteva un istituto collegiale denominato Magistrato sopra gli Studi.
Il 27 settembre del 1842 furono emanati nuovi provvedimenti che ripristinarono la figura del Rettore, che doveva essere scelto all’interno di una rosa di cinque candidati selezionati dal Magistrato tra i professori delle diverse facoltà. L’incarico aveva una durata triennale, con possibilità di proroga in caso di «particolari concorrenti circostanze», consisteva nella «sorveglianza agli studenti, perché si osservino esattamente nell’Università, nelle scuole, nell’Oratorio, le regole di disciplina stabilite, ed affinché dai Bidelli e servienti si adempisca ai loro doveri». Durante le funzioni pubbliche il rettore era tenuto a indossare «una toga fregiata al dinanzi ed alle maniche di rosso, e la berretta, ed una stola di broccato ornata d’armellino».
Dalle origini ad oggi l'Ateneo cagliaritano ha avuto 59 Rettori. La galleria presenta i ritratti presenti nel primo piano del Palazzo Belgrano e, per i Rettori sprovvisti di quadro, lo stemma familiare, la chiesa di sepoltura, un luogo simbolo o rappresentativo per la carriera extra-accademica, un documento conservato nell'Archivio Storico dell'Università.