Ospedale Civile. Il progetto di Gaetano Cima

Un «felice parto di un ingegno elevato»

Un’apposita commissione nel settembre 1844 valutò il progetto dell’architetto prof. Gaetano Cima per la costruzione di un nuovo e moderno ospedale a Cagliari, giudicandolo «distinta produzione accademica e felice parto di un ingegno elevato».

Il progetto originario constava di un piano terreno, adibito a uffici e servizi, e di un piano superiore destinato alle degenze, per una capienza di 200 posti letto al servizio di circa 281.000 abitanti (28.000 residenti a Cagliari e 253.000 della provincia).

La prima pietra fu posta il 4 novembre 1844, ma i lavori proseguirono lentamente, man mano che i fondi venivano reperiti.

Dal punto di vista architettonico colpisce la luminosità, l’ottimale esposizione e ventilazione dell’edificio. La pianta ricorda una mezza margherita e presenta un'imponente facciata neoclassica, con sei colonne in stile dorico.

Dalla rotonda centrale con cupola, sostenuta da sedici colonne minori divergono i tre raggi principali, che si dividono a Y, raccordandosi lateralmente, framezzati da cortili. La cappella è visibile da tutti i reparti grazie ad un sistema di finestre disposte a raggera.

Nel 1861 il canonico Giovanni Spano, professore di Sacra Scrittura e di Lingue Orientali dell'Università di Cagliari, così commentava: 

«Questo è l’unico stabilimento che in tutta l’Isola sia costrutto con perfezione d’arte, e che potrebbe, per la sua vastità ed architettura, figurare in qualunque capitale».