Le prime collezioni museali

Tra progetti e difficoltà 

Il Magistrato sopra gli Studi avvia progressivamente diversi progetti per favorire la crescita degli studi universitari cagliaritani. Tuttavia, si trova spesso in difficoltà a causa di ritardi, mancanza di spazi adeguati e di fondi. Emblematico è il caso del laboratorio di Fisica sperimentale: nel 1764-65 il prof. Giovanni Maria Cossu fa recapitare da Torino otto casse contenenti macchine e strumenti, ma per mancanza di spazi e il susseguirsi di progetti non finanziati il Gabinetto verrà realizzato solo nella metà dell’Ottocento.

L’arricchimento del patrimonio librario 

La soppressione, nel 1773, della Compagnia di Gesù consente l’acquisizione da parte dell’Università delle sue antiche biblioteche. Tra queste collezioni è l’importante raccolta lasciata al Collegio di S. Croce dal giurista cagliaritano Monserrat Rosselló, morto nel 1613, costituita da circa 6.000 testi tra manoscritti, incunaboli e cinquecentine. 

I libri acquisiti, però, non sono adeguati alle nuove esigenze dell’Università. Il patrimonio librario viene così annualmente accresciuto e molto si deve all’impegno di Pietro Martini, direttore della Biblioteca dal 1842 al 1866.

Il Regio museo 

Nel 1806 il viceré Carlo Felice dona all’Università il suo gabinetto di archeologia e storia naturale, creato qualche anno prima nel palazzo regio sotto la direzione di Leonardo De Pruner, ufficiale appassionato di mineralogia e scienze naturali. Il Magistrato sopra gli Studi fa sistemare le collezioni al piano terra del palazzo universitario.

La collezione è ampliata dalle donazioni di personaggi illustri, quali la regina Maria Teresa d’Austria e Alberto Ferrero Della Marmora, e ordinata nelle sezioni di mineralogia, zoologia, antichità, quest’ultima arricchita da una donazione del canonico Giovanni Spano. Da queste collezioni nasceranno in seguito il Regio museo archeologico (oggi Museo archeologico nazionale) e gli attuali Musei di mineralogia e di zoologia dell’Università di Cagliari.

Le cere anatomiche 

Le collezioni dell’Università si arricchiscono anche con la collezione di cere anatomiche realizzate da Clemente Susini, famoso ceroplasta operante a Firenze al Museo di Fisica e Storia naturale della Specola. Le cere, realizzate fra il 1803 e il 1805, sono commissionate e acquistate per volontà di Carlo Felice da Francesco Antonio Boi, professore di Anatomia.