La Medicina è opera dello scultore fiorentino Mario Moschi. Nella rappresentazione simbolica si distinguono chiaramente il serpente e la cicogna, due attributi iconografi ci propri dell'allegoria della scienza medica fin dall'antichità: il primo è riferito alla guarigione e alla conoscenza, oltre che alludere al ciclo della vita; la seconda ha nel becco un rametto di origano, la pianta con effetti benefici già conosciuti dagli antichi egizi, capace di liberare lo stomaco dell'animale e quindi restituire la salute. La composizione equilibrata e armoniosa esprime nel nudo femminile le forme dell'ideale classico. I volumi sono modulati e addolciti dalla resa delle superfici, che restituiscono effetti di luminosità. “Il giuoco degli elementi”, ebbe ad affermare Moschi in riferimento alla sua opera, “mi ha portato a concludere un insieme ritmico; necessario in quanto la medicina ha per me il significato della conservazione della vita, che è bellezza e armonia”. L'artista, formatosi all'Accademia fiorentina, si distinse come ritrattista e autore di opere a carattere monumentale e religioso, tra le quali si citano le statue dell'Immacolata per le Basiliche di San Francesco ad Assisi e ad Arezzo e le porte della chiesa del Sacro Cuore a Cagliari.
La Medicina
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