Le discipline
Le quattro Facoltà storiche sono rinnovate: le cattedre di Teologia sono suddivise in Sacra scrittura, Lingua ebrea, Teologia scolastico-dogmatica, Storia ecclesiastica, Morale e Retorica; sono stabilite cinque cattedre di Leggi: una di Ius pontificio, due di Ius cesareo, due per le Istituzioni Canoniche e Civili; quattro le cattedre di Medicina (Teorico-pratica, Materia medica, Instituta, Anatomia, tre anni di corso per le prime due, due per le restanti); tre cattedre per la Filosofia: una di Logica e Metafisica, una di Fisica sperimentale e una di Etica.
Le insegne
Le Costituzioni stabiliscono i segni distintivi per ogni Facoltà. Teologia ha «una mozzetta di seta di color violato con orlo di pelle d’armellino»; Leggi «la toga con mozzetta, e stola di satino di color cremisi, fregiata anche d’un picciolo orlo di pelle d’armellino»; Medicina «la toga con mozzetta, e stola di color ceruleo, ornata di un picciolo bordo di detta pelle alla forma de’ leggisti»; Arti «la mozzetta di seta di color verde per gli ecclesiastici, conforme a quella de’ teologi; e per li collegiati secolari la toga con la mozzetta, e stola dello stesso color verde sulla forma dei leggisti». I teologi devono portare la mozzetta sopra l’abito talare, se regolari sopra quello dell’ordine. La berretta deve essere indossata da tutti, e per i professori laici è prevista anche la toga.
Sono previste le insegne anche per i gradi: mantello e collare per i baccellieri; toga e berretta per i laureati; toga, berretta e anello per i dottori.
Il Magistrato sopra gli Studi
Le Costituzioni del 1764 aboliscono la figura del rettore e istituiscono un organismo collegiale posto a capo dell’intera Università di Cagliari, denominato Magistrato sopra gli Studi, costituito dall’arcivescovo, dal reggente la Reale cancelleria, dal giurato in capo della città di Cagliari e dai prefetti delle quattro Facoltà. Ogni anno il Magistrato, sentiti i prefetti e i docenti, è tenuto a inviare al sovrano una relazione sull’andamento degli studi.